Buena Honda: Cesena – Alma 0 – 42 minuti di lettura

Ok, loro erano in 10 dal secondo minuto, la strada è ancora lunga e non bisogna montarsi la testa. Parte del tifoso che la smorza: finita.

4 a 0 a Cesena, ripetiamo quattro a zero al Manuzzi – non ci rassegniamo a chiamarlo col nome del minestrone surgelato che lo sponsorizza. È vero, loro sono stati un uomo in meno per 90 minuti, ma intanto bisogna fare gol su rigore e poi, se la massima punizione nasce dal capitano che recupera tenace un bel pallone a metacampo e da un taglio di Barbuti che anticipa il difensore dei romagnoli costretto a stenderlo, qualcosa vorrà pur dire.

Se dopo otto sconfitte consecutive arriva finalmente una vittoria, e che vittoria e contro che squadra, ne avremo ben donde per esserne contenti. Mettiamoci pure che coi tre punti di ieri non siamo nenmeno più ultimi in classifica, i motivi per esultare non sono pochi. 4 a 0 a Cesena…quand c’arcapita?
Speriamo che la parte del tifoso esaltato possa continuare, sulla scia della buena honda che la notte magica del Manuzzi ha innescato. E che magari – come le canzoni rockabilly, i cocktail sulla spiaggia e il saluto tipico dei surfisti hawaiani con pollice e mingolo – l’atmosfera possa diventare contagiosa per una piazza che, non senza motivo, è stata troppo a lungo depressa.
L’avvento di Alessandrini – che pure in avvio della passata gestione al Manuzzi ci aveva regalto una bella gioia, battendo ai rigori il Romagna Centro – sembra aver riportato ottimismo.

Il cambio di modulo conseguente al cambio della guardia in panchina è sembrato pagare i dividendi. Il passaggio dal dogma del 4-3-3 al 4-3-1-2 ha sicuramente revitalizzato bomber Barbuti, affiancato da un Baldini in grande spolvero. Sotto l’albero in questo ponte mister Alessandrini può trovare, oltre ai tre punti, anche un ritrovato Viscovo e un reparto difensivo apparso più sereno.
È ancora lunga ma, sulla scia della Manuzzi, possiamo continuare a cavalcare la buona onda.