Coppa Italia : 3 su 4 semifinaliste vengono dal girone B.

Tre squadre su quattro rimaste nella competizione militano nello stesso girone dell'Alma.

Coppa Italia : 3 su 4 semifinaliste vengono dal girone B.3 minuti di lettura

A confermare l’alto livello tecnico del girone B, oltre alle “grandi” che non deludono le aspettative, ci sono le tre squadre arrivate in semifinale di Coppa di Lega a rappresentare il “girone di ferro”. Vista la presenza dell’Ancona e del diritto di accesso ai play-off per la vincitrice del torneo, ci siamo chiesti cosa possa accadere nel caso in cui la vincente si ritrovi in situazioni di bassa classifica, magari in piena zona play-out, o peggio, in ultima posizione.

Per questo motivo FanoGranata ha spulciato il regolamento riga per riga cercando di capire quali siano le direttive della Lega riguardo a questo caso particolare. Riportiamo qui di seguito il regolamento, e ricordiamo che i play-off si suddividono in: FASE PRELIMINARE alla quale partecipano le squadre classificate dalla terza alla decima posizione di classifica, SECONDA FASE dove accedono le vincenti della fase preliminare, le seconde di ogni girone e la vincente di Coppa di Lega, FINAL EIGHT dove arrivano le vincenti della seconda fase.

 

SECONDA FASE.
Alla Seconda Fase partecipano 16 squadre così identificate:
a) le 3 squadre SECONDE CLASSIFICATE di ogni girone al termine della regular season;
b) le 12 squadre che risultano VINCENTI GLI INCONTRI DELLA PRIMA FASE;
c) la squadra VINCITRICE DELLA COPPA ITALIA DI LEGA PRO. Tale squadra accederà alla seconda fase purché non si verifichi per la stessa alcuna delle seguenti condizioni:
(1) piazzamento al primo posto nel girone di competenza (vincitrice di campionato);
(2) piazzamento all’ultimo posto nel girone di competenza (retrocessa in categoria inferiore);
(3) piazzamento in posizione che comporta accesso ai play-out.
In caso di ricorrenza di tali ipotesi, sarà designata l’altra squadra finalista e nell’ulteriore ricorrenza per quest’ultima di una delle condizioni preclusive di cui sopra, l’accesso alla Seconda Fase sarà consentito alla squadra terza classificata nei vari gironi che avrà ottenuto il maggior numero di punti (in caso di parità si prenderà in considerazione il maggior numero di vittorie, il maggior numero di reti segnate e, in ultimo, la minor media età tra i calciatori impiegati). In tale caso, ai fini della individuazione delle otto squadre della prima fase, si prenderanno in considerazione le squadre classificate dal quarto all’undicesimo posto nel girone in cui ha militato la terza classificata che beneficia dell’accesso diretto. Analogamente si procederà nella ipotesi in cui la vincente la Coppa Italia o la perdente la finale di Coppa Italia (se la vincente è preclusa), abbiano acquisito alla fine delle regular season il diritto alla partecipazione ai play off della Prima Fase.
Così definita nelle partecipanti, la Seconda Fase si svolgerà – con gare di andata e ritorno.

 

Quindi, come si evince dal regolamento, nel caso in cui l’Ancona riesca incredibilmente a superare la concorrenza di Venezia, Padova e Matera, la società dorica non avrà comunque accesso ai play-off se si troverà in zona play-out, e il suo posto verrà assegnato alla seconda classificata di Coppa di Lega o eventualmente alla terza del girone B.

Chiarito ora cosa prevede il regolamento, ci teniamo a precisare come la Coppa di Lega, tanto bistrattata da quasi tutte le compagini partecipanti, risulti in realtà fonte incredibile di entrate. Nel caso di vittoria infatti, la squadra che alzerà la Coppa vedrà lievitare anche la propria liquidità di cassa in maniera cospicua, sono infatti previsti, per la squadra vincitrice, premi per un valore totale di 80.000 € così suddivisi: 5.000 € per chi arriva ai quarti, 15.000 € per le semifinaliste, 60.000 € per la vincente e 30.000€ per la seconda classificata. Per un giro di affari totale di 190.000 € distribuito ad un totale di 8 squadre a partire dai quarti di finale.

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